La recensione di Suono si concludeva così:
“Coerenza tonale, gamma dinamica e pulizia dei transienti, puntuale
riproposizione della scena acustica e rispetto del timbro originale degli
strumenti ne costituiscono le prerogative musicali. Se siete in procinto
di acquistare una sorgente digitale di pregio, che sia bensuonante e
sorretta da una costruzione curata e solida, considerate attentamente
questa proposta della casa italiana”
Il gruppo di lettura, basato su di una classica Philips CDM 12 a
caricamento dall'alto, è stata personalizzato: incastonato all’interno di
un solido telaio in alluminio da 4 mm, utilizza un nuovo motore, un
modello personalizzato della Mabuchi, azienda giapponese dalla grande
tradizione nella costruzione di motori in molte applicazioni.
Il motorino viene fissato a una barra in lega di alluminio, tramite una
vite in maniera da convogliare in un punto, tutte le vibrazioni prodotte
dal motore durante il suo normale funzionamento, per poi trasmetterle,
ammortizzandole, al telaio di alluminio, in maniera da non propagarle al
meccanismo di posizionamento del laser, migliorando in tal modo la
precisione della lettura.Il tutto è realizzato tramite una struttura a più
livelli sovrapposti con dei piani costituiti da materiali di diversa natura,
opportunamente assemblati, come alluminio, plexiglass, distanziati da
colonnine di ottone.
Il progetto mostra un buon livello di ingegnerizzazione ed elevato
contenuto tecnologico, ponendo una particolare attenzione alla riduzione
e al controllo della produzione di jitter lungo tutto il tragitto del segnale;
le piste della massa sono due: una per la sezione analogica, l’altra per la
sezione digitale, posizionate rispettivamente sul lato superiore della
basetta e sul lato inferiore, speculari una all’altra e ricongiunte alla fine
del percorso in un unico punto, in tal modo si evita il loop di massa, e
quindi l’insorgere di possibili interferenze tra le due sezioni, che
potrebbero aumentare la componente di jitter nel segnale audio.
Nell’ottica di minimizzare ulteriormente il fenomeno dello jitter, per
temporizzare tutta l’elettronica è stato usato un solo oscillatore, la cui
precisione è selezionata via software e lo jitter residuo risulta di appena
2 pps
La sezione DAC impiega un convertitore con risoluzione a 24 bit / 192
Khz e filtri analogici a bassa pendenza del tipo passivo senza
condensatori sul percorso audio. Solo attraverso questa architettura di
progetto è possibile estrarre ogni piccolo e importantissimo segnale
musicale dal disco CD. L’alimentazione utilizza un doppio
trasformatore, il primo per la sezione digitale/meccanica, il secondo per
la sezione analogica/filtro di uscita.
Disponibile anche pre Lector Zor 1 e finale Lector Z100
Uniproprietario, come nuovo, con imballo, manuale e telecomando.