Era considerato il parente povero del Linn LP12, ma a fronte del suo
prezzo inferiore di quasi la metà, le prestazioni non erano poi così distanti
e nelle prove a confronto ci sono persino alcuni che preferiscono il suono
del TT2.
Il progetto era semplice anche in questo caso, un telaio fluttuante su
molle accordate in modo da isolare il telaio dal mondo esterno, con un
motore a corrente alternata utilizzato per fare girare il piatto attraverso
una cinghia.
Ciò che rende straordinario per certi versi questo giradischi è la cura ed
attenzione ai numerosi dettagli che sviluppati nel modo corretto nel loro
insieme portano a sonorità raffinate.
Il suo suono è morbido e caldo, esattamente come si aspetta la gente dal
vinile; qualsiasi disco non sembrerà mai aggressivo. Sarà sempre liscio,
leggermente morbido, e tuttavia fornito di una quantità
sorprendentemente ampia di dettagli, specialmente sulla banda media.
Ha un basso piacevolmente caldo, e se il giradischi è a punto il basso
rimane teso e articolato.
Sulla banda media, l'Heybrook è eccellente; molti pensano che il
comportano del TT2 su questa fascia sia buono quanto quello del Linn e
certamente non soffre di mancanza di dettaglio.
Il palcoscenico è un punto di forza del TT2 e ha dato all'LP12 momenti
difficili nonostante la differenza di prezzo; Heybrook offre una
registrazione acustica ampia e spaziosa con un'eccellente posizione
dell'immagine, anche se un po’ bidimensionale rispetto al Linn. L'effetto
complessivo è comunque molto piacevole.
Il Syrinx PU3 in dotazione è un braccio splendido, progettato da Scott
Strachan, è l'evoluzione del PU2. Ha un'articolazione con eccellenti
cuscinetti a bassissimo attrito e suona decisamente bene.
Buona qualità dei filamenti all’interno del braccio di sezione sottile.
Abbiamo inoltre sostituito il cavo phono originale, con nuovi connettori
che hanno migliorato ulteriormente le prestazioni.
Il coperchio in plexiglas è l’originale nuovo ed il mobile in legno, come il
resto della meccanica, è in ottimo stato.