Per descrivere nel miglior modo possibile questi diffusori perché non
rileggere la bella recensione scritta da Lucio Cadeddu e ancora
pubblicata on line su TNT Audio? Ringraziamo ancora una volta Lucio
per il suo contributo al buon ascolto e riportiamo qui alcune note
riprese dalla recensione
"Le Aliante Spazio sono dei diffusori bass-reflex a singolo sbocco
anteriore, di tipo bookshelf (free-standing) di dimensioni medio-piccole
(35H x 20L x 25P), coi fianchi in legno massello ottimamente rifinito ed
il resto in MDF di buon spessore.
La timbrica: Le Spazio suonano bene con tutto, è difficile trovare un
amplificatore o un disco col quale non si trovino a loro agio: il loro
suono è fluido, composto e dannatamente coerente, caratteristica per
altro comune ai progetti Aliante/Acoustical, dove l'incrocio tra woofer e
tweeter è studiato in modo tale da essere acusticamente invisibile.
La Spazio non spacca il capello pur conservando un ottimo grado di
introspezione. E’ una di quelle casse che non colpisce al primo ascolto
ma che alla lunga stravince sui concorrenti lasciandosi ascoltare
all'infinito senza mai stancare, riproponendo il messaggio musicale in
modo abbastanza completo dal punto di vista timbrico e sempre con
un garbato rispetto per la Musica.
Mi spiego meglio: non vuole impressionare facendovi sentire il rumore
della porta che sbatte in fondo alla chiesa dove è avvenuta la
registrazione ma piuttosto vuole che la vostra attenzione si focalizzi sul
contesto dell'esecuzione anzichè sui particolari.
I particolari si sentono comunque (si, anche la porta...) ma restano
giustamente in secondo piano, e la protagonista della scena rimane la
Musica, come deve essere.
In sostanza, mentre la Iper vi permette di affacciarvi nel mondo della
riproduzione hi-end grazie ad alcune caratteristiche davvero raffinate,
la Spazio è più adatta per lunghissimi ascolti casalinghi in totale relax,
senza l'isteria audiofila di voler sentire il rumore della molla del pedale
della grancassa al minuto 1:45 :-)
Per questo motivo anche la gamma bassa merita un elogio:
sicuramente la differenza di dimensioni del woofer (13 contro 17) ed i
litri in meno di volume di carico (rispetto alle Iper) si sentono MENO di
quanto ci si aspetterebbe ed anzi oso dire che la prestazione in gamma
bassa delle piccoline è più convincente che non nelle sorelle maggiori.
La dinamica: La prestazione dinamica è più che buona ed ottima in
rapporto al costo ed alle dimensioni.
Anche qui il carattere della cassa viene fuori in tutta la sua
compostezza, la Spazio non aggredisce, può suonare molto forte,
seguire con facilità escursioni dinamiche importanti senza scomporsi
troppo mantendendo costante la sua coerenza di base, davvero
encomiabile.
Si è voluta sacrificare un po' di velocità a favore dell'estensione in
basso e questo rende il suono della Spazio più grande di quello che le
sue piccole dimensioni lascerebbero presupporre.
In sostanza, anche da questo punto di vista si è cercato di costruire
una cassa che fosse soddisfacente e che non facesse rimpiangere
diffusori di dimensioni più importanti.
Da qui la necessità di cercare una buona estensione in frequenza,
segno distintivo dei diffusori dall'ingombro superiore, magari
sacrificando un po' la velocità del basso.
Attenzione, non sto dicendo che le Spazio hanno un basso d'effetto,
finto o gonfio! NO. Il punto è chè il basso scende parecchio per le
dimensioni del woofer e del mobile e che pertanto non si può avere
quella velocità mozzafiato di alcuni minidiffusori iperveloci e, spesso,
anche un tantinello frettolosi.
Nella prestazione dinamica della Spazio la fretta non esiste, tutto il
programma musicale viene analizzato, dipanato e riproposto con la
dovuta attenzione, senza farsi prendere la mano da sensazionalismi
delle note suonate solo come attacchi e zero rilasci, quando invece in
natura il rilascio (ovvero la coda) è normalmente presente negli
strumenti musicali.
L'immagine: le Spazio sono in grado di sparire alla vista, lasciando il
posto ad un'immagine tridimensionale ampia e molto profonda, che si
posiziona preferibilmente sempre alle spalle del diffusore.
La scena è plastica, corposa e le dimensioni degli strumenti e dei
cantanti sono rigorosamente rispettate.
L'importante è posizionare le Spazio abbastanza in alto, diciamo su
stands da almeno 60 cm, meglio se da 65-70 e ben distanti dalle pareti
circostanti.
Una buona inclinazione verso il punto d'ascolto aiuta, così come il
posizionamento dei feltrini (forniti di serie) attorno ai tweeter dal lato
interno.
Il mobile rigido della Spazio, aiutato anche dalle ridotte dimensioni,
evita fluttuazioni della scena che rimane stabile anche in presenza di
segnali sonori complessi.
Conclusioni
Una cassa piacevole, un progetto intelligente votato alla buona
riproduzione della Musica che non stanca mai, neppure dopo tante ore
ad alto volume (ed io ascolto ad alto volume molto spesso...).
Da sentire assolutamente se state cercando dei diffusori con
un'eccellente coerenza timbrica, una grande immagine ed una capacità
di sparire lasciando il posto alla Musica, di qualunque genere essa sia.
Prova ne sia che faccio fatica a terminare di scrivere questa recensione
mentre le Spazio stanno suonando la mia Musica preferita..."
Sono in ottimo stato, nessun segno rilevato sul mobile. Presenti ed in
dotazione i feltri originali adesivi a mezza luna (non essendo mai stati
utilizzati) da posizionare, come da progetto, sulla parte interna dei
tweeter.