Una deliziosa coppia di diffusori Audiophile inglesi costruiti da Rega. Hanno ottenuto elogi da vari recensori, riportiamo quanto scritto da Lucio Cadeddu su TNT Audio: I Rega RS1 sono diffusori da scaffale di piccole dimensioni (32 x 15 x 23.6) due vie, con woofer RR125 da 12,5 cm con membrana in carta e cestello in alluminio e tweeter HF20-ZZR (Zero Rear Reflection). Quest'ultimo utilizza un sistema per annullare l'emissione posteriore della membrana, si vedano i dettagli tecnici in questo documento PDF. Il woofer è posizionato sopra al tweeter. Si tratta di driver abbastanza raffinati e specifici per i diffusori Rega, entrambi sono utilizzati anche in altri modelli della serie RS, come ad esempio i sofisticati RS7. I ricambi sono facilmente reperibili a un costo di 66€ per il midwoofer e 38€ per il tweeter. Già questi costi, tenendo conto del prezzo finale dei diffusori, vi fanno capire quanta sostanza sia racchiusa in questi piccoli RS1. Il costo di listino è 740€ la coppia, le finiture disponibili sono ciliegio, frassino nero e un elegante piano black. Il cabinet è accordato in bass reflex posteriore, ha una struttura semplice, rigida e leggera. Ogni diffusore pesa 3.5 kg. Non è previsto il biwiring, all'insegna della massima semplicità. Anche il crossover è minimale. La sensibilità dichiarata è di ben 90dB/w/m, molto alta per un diffusore così piccolo (e forse un tantino ottimistica). La risposta in frequenza, vezzosamente, non è dichiarata. Nonostante le piccole dimensioni, l'aspetto dimesso e il peso contenuto, questi microbi sfoderano un suono davvero insospettabile: grande, veloce ma, soprattutto, estremamente comunicativo. Che mai sarà un diffusore comunicativo? Di fatto, tutti i diffusori comunicano qualcosa, no? Ebbene, questi RS1 hanno quella non così consueta caratteristica di lasciar passare tutta la vitalità della musica che riproducono: si mettono da parte e si lasciano attraversare dal messaggio musicale. Non è una dote frequente: molti componenti HiFi preferiscono fare da protagonisti, si sente che desiderano lasciare un'impronta personale marcata e, spesso, così facendo, si perdono per strada l'essenza stessa della musica che è prima di tutto ritmo, tempo, velocità, coinvolgimento, emozione. L'impostazione timbrica degli RS1 è sana, genuina: una bella gamma bassa, tesa, veloce e potente supporta una gamma medio-alta vivace e live, ma priva di asprezze o indurimenti. La gamma alta è presente, punta alla sostanza più che al dettaglio, la ricchezza armonica è su buoni livelli, si sente che a suonare è un tweeter di rango. Non addolcisce inutilmente gli strumenti a corda, non arrotonda le voci, non scalda gli ottoni, ma si fa apprezzare per un'estrema sincerità. Non si tratta del solito suono audiophile, un po' ruffiano e istrionico ma spesso bugiardo e ingannevole. Dinamica Per essere così piccoli si difendono alla grande, anche con generi musicali molto esigenti. L'arma migliore ce l'hanno nella velocità e nel senso del ritmo, davvero di alto livello. I salti dinamici sono ben sottolineati e conferiscono alla musica quella comunicatività che sembra essere la dote migliore di questi diffusori. Possono suonare anche forte, volendo, il woofer da 12 cm arriva dove può, ma fintanto che ha fiato viaggia avanti e indietro in una danza inarrestabile e vigorosa. La dinamica apparentemente migliora ancora coi diffusori addossati alla parete di fondo ma è ovviamente un effetto psicoacustico dovuto al rinforzo delle frequenze basse e medio basse. Così, ad esempio, la cassa della batteria sembra più pronta ed energica, ma è semplicemente più piena. Nei dischi ricchi di grandi salti dinamici e di basse frequenze si sentono tutti i limiti fisici del piccolo diffusore, come è logico aspettarsi, ma fintanto che si sta dentro i confini naturali dei drivers il suono si mantiene agile, ritmato, vivace, sia in termini di macro che di microdinamica. La sensibilità dichiarata è ottimistica, a orecchio siamo più sugli 88 dB che sui 90 dB, e non è una differenza da poco. 3D soundstage La performance, ovviamente, cambia radicalmente se i diffusori sono posizionati lontani dalle pareti o a ridosso della parete di fondo. Nel primo caso la scena è sufficientemente ampia e stabile, pure dotata di una certa altezza, nonostante il tweeter posizionato al di sotto del woofer. La messa a fuoco è ottima, complice, probabilmente, il cabinet rigido e sordo e l'elevata qualità del tweeter. Conclusioni Si è capito che questi Rega RS1 mi piacciono davvero tanto? Mi sono divertito molto provandoli e, credetemi, non avviene di frequente e soprattutto non con prodotti di fascia medio-bassa come questi. C'è stato un segnale inequivocabile: alla fine ho tirato giù dallo scaffale dischi prova che non ascoltavo da tempo (es. lo Sheffield Track & Drum Record), ho alzato il volume oltre ogni ragionevolezza e me li sono riascoltati tutti, battendo il piede e divertendomi come non accadeva da tempo. Quando questi miracoli accadono, significa che si è di fronte a un componente HiFi che, seppur non perfetto, vi porta all'interno dell'essenza stessa della musica e vi fa dimenticare che dovete pure recensirlo :-) Divertenti, coinvolgenti, vivaci senza essere strilloni, corposi senza essere gonfi. Chi amasse arrivare al cuore della musica, e non avesse gli spazi ideali per un'installazione con tutti i crismi, dovrebbe prendere in serissima considerazione questi piccoli gioiellini inglesi. Se amate essere trascinati (non accompagnati!) dentro la musica, dal ritmo e dal pathos, provate ad ascoltarli, sono certo che vi conquisteranno come hanno conquistato me. Sono in condizioni pari al nuovo, senza il minimo segno, con istruzioni ed imballo originale. Griglio in tessuto rimovibili.
|