Alla ricerca di qualche indicazione in rete sui diffusori Sonus Faber Evolution è stato facile ed immediato trovare la valida e completa recensione firmata da Aldo di Caterino e Vincenzo Traversa. 10 pagine ben scritte che ritraggono al meglio questi stupendi diffusori. Vi consigliamo di leggere per intero questo lavoro per avere una descrizione analitica dei pregi e degli inconsistenti difetti di queste Guarneri Evolution. Qui trovate qualche nota saliente: “Nella prova di questo diffusore entrano in gioco le sensazioni tattili e non solo quelle acustiche. Davanti al diffusore si resta in soggezione per la sua bellezza, per l’altissima qualità dei materiali, per l’elevatissimo livello di finitura. La sua forma, come per i predecessori, riprende la forma del liuto, con andamento curvilineo rastremato verso il retro del diffusore che visivamente si presenta stretto, racchiuso dalle due alette aereodinamiche, raccordate con il ristretto condotto reflex. Il materiale delle alette, nonché del top e della base del cabinet è l’Avional, una lega metallica, nichelata e lucidata a specchio. Sulla parte inferiore ci sono due piccole cavità in cui vanno inserite le viti per il collegamento meccanico con la base. Quest’ultima è composta da un plinto in granito nero con pilastro di appoggio in metallo. Tutto l’insieme, stand e diffusore, è stato progettato affinché le vibrazioni prodotte durante il funzionamento, catturate dalla struttura in Avional e dallo stand, vengano trasformate da energia meccanica (che potrebbe portare a colorazioni del suono emesso) in energia termica. Il diffusore accetta il biwiring essendo dotato di quattro morsetti di collegamento, realizzati in metallo dall’ottima finitura e fattura. La base di granito dello stand, infine, poggia su quattro piedini in gomma che rendono particolarmente stabile tutto l’insieme. Ascoltando prevalentemente musica classica, dai piccoli quartetti d’archi alle grandi composizioni sinfoniche, il mio obiettivo prioritario è stato quello di comprendere la reale caratura timbrica del diffusore. Con ascolti ripetuti di pagine importanti di musica per archi che spesso utilizzo come test nell’ascolto di componenti nuovi o a casa di amici, ho potuto immediatamente apprezzare la grande naturalezza che il diffusore ha nel cogliere, sino in fondo, tutte le peculiari sfaccettature della riproduzione del suono di tali strumenti. Violini, viole, violoncelli sono riproposti con una bellezza, definizione e passione che, pochissime volte, avevo ascoltato prima. Lo struggente suono del violino così come il vibrare del legno del violoncello emergono così chiaramente dalla partitura da rapirti, da inebriarti di armoniche, con una finezza di grana talmente impalpabile da rendere perfettamente intellegibile ogni movimento La playlist, che annovera circa una trentina di brani, spazia dalla classica al rock, dal jazz alla new age, dalla musica caraibica alla elettronica e ai cantautori. Tutti i brani sono stati riproposti ai massimi livelli con un’interpretazione coerente, convincente e soprattutto coinvolgente. E’ vero, la cassa è interpretativa ma lo è nel senso migliore del termine. Tra l’altro non credo che esistano casse che non sottolineino il proprio carattere e quello del proprio progettista. In questo caso il richiamo a Serblin è evidente. Nelle Evolution scorre forte il suo DNA. E lo dimostrano non solo il progetto o i componenti adoperati ma anche e soprattutto la cifra sonica del diffusore che inevitabilmente (e, finalmente, aggiungo!!) richiama le Homage e le toccanti sonorità dei violini del maestro Guarneri. Lo spettro acustico, pur essendo molto esteso sia in alto che in basso, non è mai sopra le righe. Le frequenze superiori sono dolci ed al contempo luminose e rifinite, le intermedie calde, corpose e reali e le inferiori profonde ed assolutamente controllate. La timbrica è naturale ed al contempo si avverte quel senso di concretezza, di immanenza. Ogni strumento è arioso e intellegibile così come corretto è il dimensionamento e la allocazione spaziale nelle tre dimensioni. Quello che mi ha favorevolmente stupito, al di là delle mie previsioni, è stata la capacità del diffusore di riproporre la musica elettronica ed il rock. Se Oxygene di J.M. Jarre è stato superbo, non ho dubbi nel definire superlativa la prestazione sfoderata con il rock. Nel brano Silvertown blues era assolutamente impossibile non tenere il ritmo con il piede e non mimare la chitarra di Mark Knopfler. Ovviamente da primato, come nella migliore tradizione delle Guarneri, il risultato con il jazz e con la new age. Molto bello ed appagante è stato l’ascolto del cd della mia amica Claudia Mastrorilli ove l’onirico pianoforte si è letteralmente materializzato davanti a me invadendo la stanza di note e dolcezza. Senza uguali le voci. Le Guarneri Evolution sono state capaci di regalare la magia delle Homage ed il piglio delle Electa Amator o delle Extrema. Per chi è alla ricerca del diffusore definitivo, che accontenti esteticamente anche la moglie, lo consiglio senza riserva alcuna anche solo come semplice oggetto di arredamento.” Caratteristiche tecniche: Caricamento: Reflex con tubo di accordo Stealth para-aperiodico N. vie: 2 Potenza (W): 25 - 200 Impedenza (Ohm): 4 Frequenze di crossover (Hz): 2800 Risp. in freq (Hz): 40 - 30.000 Sensibilità (dB): 86/2,83 V/1 m Altoparlanti: 1 x midwoofer da 179 mm; 1 x tweeter da 29 mm Note: i Guarneri Evolution sono concepiti per la collocazione su stand dedicati, a elevato potere di disaccoppiamento (Low Vibration Transmission). Dimensioni: 235 x 410 x 412 (lxaxp). Peso 28,5 kg cadauna. Prezzo di listino 13.500 € Le trovate esattamente come nuove con imballi originali. Il prezzo di 7.000 € comprende gli stand.
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